mercoledì 23 febbraio 2011

CS/PM: La politica della SVP

[IT | DE siehe unten]

Comunicato stampa
La politica della SVP getta benzina sul fuoco delle tensioni etniche

"Stiamo osservando con preoccupazione la crescita delle tensioni etniche il Sudtirolo, tensioni provocate dalla SVP", queste le parole del portavoce di Azione Antifascista Merano, Joachim Staffler. Le azione della Volkspartei nella vicenda dei monumenti, e anche l'atteggiamento della Provincia in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell'unità d'Italia, sono dettate da un gelido calcolo di potere più che da una attenta riflessione sul futuro.


"Fondamentalmente siamo concordi con la trasformazione dei monumenti, tuttavia crediamo sia necessario guardare oltre il loro ruolo di "relitto" fascista e iniziare a considerarli come il punto di partenza per una nuova storia sudtirolese. Il fascismo non deve essere considerato come una esclusiva italiana, ma deve essere affrontato in un'ottica più ampia, al di là dei gruppi linguistici. Anzi, riteniamo che la cooperazione tra i vari gruppi sia necessaria. In questa ottica siamo concordi con gli storici e le associazioni dei partigiani che avvertono la necessità di un approccio globale per affrontare il problema del fascismo e del nazismo in Sudtirolo. "Deve essere creata un'occasione per permettere ai giovani di affrontare queste tematiche", afferma Staffler. "Stolpersteine", museo e memoriale sono buoni metodi per favorire una discussione critica."

Allo stesso modo Antifa Merano critica le dichiarazioni di Durnwalder che hanno gettato benzina sul fuoco del conflitto etnico in Sudtirolo. Nazionalisti di entrambi gli schieramenti stanno affilando le armi pronti a sfruttare politicamente le rinnovate tensioni. Staffler: "Le celebrazioni per l'anniversario dell'unità ci lasciano indifferenti, perchè tutti gli eventi del genere per noi non sono altro che un'occasione di nazionalistico autocompiacimento. Le dichiarazione di Durnwalder sono inammissibili dato che, in quanto presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, dovrebbe rappresentare tutte le persone che ci vivono. Ancora una volta la politica di partito si è mischiata con la politica provinciale. Nella popolazione sudtirolese convivono diversi sensi di appartenenza e di identificazione, a seconda della lingua e della provenienza. "Questo solo per fare un esempio", afferma Staffler.

Il 5 marzo i fascisti di Casa Pound e Unitalia marceranno per le strade di Bolzano. La responsabilità di questo va in primo luogo alla Volkspartei, che da sempre cavalca il nazionalismo della popolazione sudtirolese di lingua tedesca. Noi non resteremo certo a guardare, anzi cercheremo di costruire una risposta antifascista che vada al di là delle gabbie etniche.

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[DE]

Pressemitteilung
SVP-Machtpolitik schürt ethnische Spannungen

"Mit Besorgnis blicken wir auf die sich verschärfenden ethnischen Spannungen in Südtirol, welche die SVP provoziert hat.", erklärt der Sprecher der Antifaschistischen Aktion Meran, Joachim Staffler. Sowohl das Vorgehen der SVP bei den faschistischen Relikten als auch die Haltung Durnwalders zu den Jubiläumsfeierlichkeiten Italiens sind von eiskaltem Machtkalkül geprägt statt von umsichtigen Zukunftsdenken.

"Grundsätzlich befürworten wir natürlich die Umgestaltung der faschistischen Relikte in Südtirol. Es reicht aber nicht, dass ihnen ihre rechtsradikale Bedeutung genommen wird, sie müssen Ausgangspunkt einer neuen Geschichtsschreibung in Südtirol werden. Der Faschismus darf nicht weiterhin als ein ethnisches Problem der ItalienerInnen behandelt werden, sondern muss jenseits von Sprache und Herkunft thematisiert werden. Dazu ist die Zusammenarbeit der vorwärtsgerichteten Kräfte aller Sprachgruppen notwendig. Aus diesem Grund schließen wir uns den Aussagen des HistorikerInnekollektivs und des PartisanInnenverbandes ANPI an und fordern ein umfassendes Konzept zur Aufarbeitung von Faschismus und Nationalsozialismus in Südtirol. "Es muss Raum geschaffen werden, an dem sich vor allem die Jugend mit diesem Kapitel der Geschichte auseinander setzten kann.", so Staffler. "Stolpersteine, Museum und Gedenkstätte sind gute Ansätze, die eine kritische Auseinandersetzung fördern."

Gleichzeitig verurteilt die Antifa Meran die Aussagen Durnwalders, weil er damit wider besseren Wissens eine Polemik vom Zaun gebrochen hat, welche den Nationalitätenkonflikt in Südtirol verschärft. NationalistInnen beider Seiten wetzen schon die Messer und wollen aus den Spannungen politisches Kapital schlagen. Staffler: "Den Jubiläumsfeierlichkeiten können auch wir nichts abgewinnen, denn wie alle Veranstaltungen dieser Art sind sie nichts weiter als nationalistische Selbstbeweihräucherung. Doch anstatt einem solchen Denken eine Abfuhr zu erteilen, bleibt er ihm selbst verhaftet." Als Repräsentant der Provinz Bozen sind Durnwalders Aussagen untragbar, vertritt er doch alle hier lebenden Menschen. Wieder einmal wird Landespolitik mit Parteipolitik vermischt. In der Südtiroler Bevölkerung gibt es unterschiedliche Vorstellungen von Zugehörigkeit und Identifizierung, für gar einige sind Sprache und Herkunft sekundär. "An diesen gilt es sich ein Beispiel zu nehmen.", so Staffler.

Am 5. März werden wieder einmal die FaschistInnen von CasaPound und Unitalia durch Bozen marschieren. Für den breiten Zuspruch weit über den Kreis der üblichen Verdächtigen hinaus, den sie schon jetzt erhalten, ist in erster Linie die Volkspartei verantwortlich, die sich von den deutschsprachigen NationalistInnen vor sich hertreiben lässt. Dem werden wir jedenfalls nicht tatenlos zusehen und an einer antifaschistischen Antwort jenseits der ethnischen Käfige arbeiten.

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