domenica 15 marzo 2009

"Come un uomo sulla terra"

Per la prima volta in un film, la voce diretta dei migranti africani sulle brutali modalità con cui la Libia controlla i flussi migratori, su richiesta e grazie ai finanziamenti di Italia ed Europa. Un film di Riccardo Biadene, Andrea Segre e Dagmawi Yimer. 63 minuti.



Sinossi

Dag studiava Giurisprudenza ad Addis Abeba, in Etiopia. A causa della forte repressione politica nel suo paese ha deciso di emigrare. Nell’inverno 2005 ha attraversato via terra il deserto tra Sudan e Libia. In Libia, però, si è imbattuto in una serie di disavventure legate non solo alle violenze dei contrabbandieri che gestiscono il viaggio verso il Mediterraneo, ma anche e soprattutto alle sopraffazioni e alle violenze subite dalla polizia libica, responsabile di indiscriminati arresti e disumane deportazioni.
Sopravvissuto alla trappola Libica, Dag è riuscito ad arrivare via mare in Italia, a Roma, dove ha iniziato a frequentare la scuola di italiano Asinitas Onlus punto di incontro di molti immigrati africani coordinato da Marco Carsetti e da altri operatori e volontari. Qui ha imparato non solo l’italiano ma anche il linguaggio del video-documentario. Così ha deciso di raccogliere le memorie di suoi coetanei sul terribile viaggio attraverso la Libia, e di provare a rompere l’incomprensibile silenzio su quanto sta succedendo nel paese del Colonnello Gheddafi.

Link:
comeunuomosullaterra.blogspot.com/
foto dei campi di detensione in Libia


> Proiezione film <
a Bolzano - 19 marzo 2009 - Centro Culturale Cristallo
ore 20.30 - ingresso libero - www.teatrocristallo.it

3 commenti:

  1. fährt jemand von euch nach bozen, bräuchte eine mitfahrgelegenheit.
    thomas

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  2. Com'è andata la serata? C'era tanta gente?

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  3. Ho avuto la fortuna di assistere sia alla proiezione di Trento che a quella di Bolzano. Fortuna dovuta ad un'altra fortuna, quella di essere amico di Riccardo Biadene, regista del film, con il quale ho passato due bellissimi giorni (era ospite da me). Mi compiaccio con i redattori del blog per aver segnalato questa coraggiosa opera di denuncia. Gabriele Di Luca.

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